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Glossario

Attività non correnti

Voce dell’attivo di stato patrimoniale, che accoglie, al netto dei relativi ammortamenti e svalutazioni, gli elementi destinati a perdurare nel tempo. Sono suddivise nelle seguenti categorie: “Immobili, impianti e macchinari”, “Scorte d’obbligo”, “Attività immateriali”, “Partecipazioni”, “Attività finanziarie” e “Altre attività non correnti”.

Costi fissi controllabili

Sono così definiti i costi fissi operativi delle attività regolate costituiti dalla somma del “Totale costo del personale ricorrente” e dei “Costi esterni ricorrenti della gestione ordinaria”.

Covenant

Un covenant è un impegno contenuto all’interno di un contratto di finanziamento in base al quale alcune attività possono o non possono essere effettuate dal prenditore. Nello specifico, un covenant si definisce “finanziario” quando impone un limite relativamente alla possibilità di contrarre ulteriore indebitamento; mentre, nei covenant di natura “patrimoniale”, le clausole mirano, inter alia, a contenere l’utilizzo della leva finanziaria da parte della Società, prevedendo l’obbligo del mantenimento di un determinato rapporto tra debito e capitalizzazione di bilancio. Tali impegni sono imposti dai soggetti finanziatori per evitare che le condizioni finanziarie del prenditore possano deteriorarsi e, ove ciò accadesse, poter richiedere un rimborso anticipato del finanziamento.

Credit rating

Rappresenta l’opinione dell’agenzia di rating relativamente al merito di credito generale di un debitore o del merito di credito di un debitore con specifico riferimento a un particolare titolo di debito o un’altra forma di obbligo di natura finanziaria, basata sui fattori di rischio rilevanti, la classificazione dei vari livelli di rischio avviene tramite lettere dell’alfabeto e con modalità sostanzialmente analoghe per le varie agenzie.

Dividend payout

Rappresenta il rapporto tra i dividendi e l’utile netto del periodo ed equivale alla percentuale di utili distribuita agli Azionisti sotto forma di dividendi.

Outlook

L’Outlook indica le prospettive future di un rating e guarda a un periodo di tempo lungo, solitamente due anni. Quando è “negativo” significa che il rating è debole e che l’agenzia di valutazione riscontra alcuni elementi di criticità. Se i fattori di debolezza dovessero persistere o aggravarsi il rating potrebbe venire declassato.

Notch

Livello di rischio assegnato dall’agenzia di rating, nell’ambito del processo di assegnazione del credit rating, a cui corrisponde una probabilità di default, cioè di inadempienza dell’emittente.

R.O.E. (Return on equity)

Rapporto tra utile netto e il patrimonio netto di fine periodo, in grado di esprimere la redditività del capitale proprio.

R.O.I. (Return on investment) caratteristico

Rapporto tra utile operativo e capitale investito netto di fine periodo al netto delle partecipazioni, in grado di esprimere la redditività operativa, indicando la capacità dell’impresa di remunerare il capitale investito con il risultato della sua attività caratteristica.

Testo Unico della Finanza (TUF)

D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato e integrato.

Utile complessivo

Include sia il risultato economico del periodo, sia le variazioni di patrimonio netto afferenti a poste di natura economica che per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto (Altre componenti dell’utile complessivo).

Anno termico

Periodo temporale di riferimento in cui è suddiviso il periodo di regolazione. A partire dal terzo periodo di regolazione l’anno termico coincide con l’anno solare.

ARERA

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) è un organismo indipendente, istituito con la Legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo. L’azione dell’Autorità, inizialmente limitata ai settori dell’energia elettrica e del gas naturale, è stata in seguito estesa, attraverso alcuni interventi normativi, e, in particolare, con il Decreto-Legge n. 201/11, convertito nella Legge n. 214/11, le sono state attribuite competenze anche in materia di servizi idrici.

ATEM

Ambito Territoriale Minimo per lo svolgimento delle gare e l’affidamento del servizio di distribuzione del gas, determinati in numero di 177, ai sensi della definizione dell’art. 1 del Decreto Ministeriale 19 gennaio 2011. I Comuni appartenenti a ciascun ambito territoriale sono indicati nel Decreto Ministeriale 18 ottobre 2011.

Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali - CSEA

Ente pubblico economico che opera nei settori dell’elettricità, del gas e dell’acqua. La sua missione principale è la riscossione di alcune componenti tariffarie dagli operatori; tali componenti vengono raccolte nei conti di gestione dedicati e successivamente erogati a favore delle imprese secondo regole emanate dall’Autorità. La CSEA è sottoposta alla vigilanza dell’Autorità e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La CSEA, inoltre, svolge, nei confronti dei soggetti amministrati, attività ispettive volte ad accertamenti di natura amministrativa, tecnica, contabile e gestionale, consistenti nell’audizione e nel confronto dei soggetti coinvolti, nella ricognizione di luoghi e impianti, nella ricerca, verifica e comparazione di documenti.

Certificati bianchi

I Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia, realizzando interventi di incremento dell’efficienza energetica. Il sistema dei CB è un meccanismo di incentivazione che si basa su un regime obbligatorio di risparmio di energia primaria per i distributori di energia elettrica e gas naturale. Tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica presso il GME.

Cliente finale

È il consumatore che acquista gas per uso proprio.

Codice di rete

Documento che stabilisce le norme che regolano i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione del servizio di distribuzione del gas.

Concessione di distribuzione del gas

Atto per mezzo del quale l’Ente locale affida a una società la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale che ricade nell’ambito delle prerogative dell’Ente stesso e per il quale la società in questione assume il rischio di gestione.

Gare d’Ambito

La gara d’ambito è la gara unica per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas svolta in ciascuno dei 177 ATEM individuati con Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 19 gennaio 2011, ai sensi degli artt. 1 e 2 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011.

Gas distribuito o vettoriato

È il quantitativo di gas riconsegnato agli utenti della rete di distribuzione presso i punti di riconsegna.

Gestore dei Mercati Energetici

Società per Azioni costituita dal GSE alla quale è affidata la gestione economica del Mercato elettrico secondo criteri di trasparenza e obiettività, al fine di promuovere la concorrenza tra i produttori assicurando la disponibilità di un adeguato livello di Riserva di potenza. Precedentemente nota come Gestore del Mercato elettrico, ha modificato la propria denominazione sociale in data 19 novembre 2009. In particolare, il GME gestisce il Mercato del giorno prima dell’energia (MGP), il Mercato infragiornaliero (MI), il Mercato dei prodotti giornalieri (MPEG), il Mercato dei servizi di dispacciamento (MSD), il Mercato a Termine Elettrico (MTE) e la Piattaforma per la consegna fisica dei contratti finanziari conclusi sull’Idex (CDE). Il GME inoltre gestisce i Mercati per l’Ambiente (Mercato dei Titoli di efficienza energetica e Mercato delle Garanzie di origine) ed i mercati a pronti e a termine del gas naturale, nell’ambito del Mercato del gas naturale (MGAS). In ambito di rigassificazione, organizza e gestisce la piattaforma PAR.

Gestore dei Servizi Energetici

Società per Azioni a capitale pubblico che ha un ruolo centrale nella promozione, incentivazione e sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia. Azionista unico del GSE è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che esercita i diritti dell’Azionista con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il GSE controlla tre società: l’Acquirente Unico (AU), il Gestore dei Mercati Energetici (GME) e Ricerca sul Sistema Energetico (RSE).

Perequazione

Rappresenta la differenza tra i ricavi di competenza del periodo (VRT annuo) e quelli fatturati alle società di vendita. La posizione netta nei confronti della CSEA viene definita alla scadenza dell’anno termico ed è finanziariamente regolata nel corso dell’anno sulla base di acconti.

Periodo di regolazione

È il periodo temporale per il quale sono definiti i criteri per la determinazione delle tariffe per il servizio di distribuzione del gas. Il quarto periodo di regolazione si è concluso in data 31 dicembre 2019. È in corso il quinto periodo di regolazione che ha avuto inizio il 1° gennaio 2020 e terminerà il 31 dicembre 2025.

Punto di riconsegna

È il punto di confine tra l’impianto di distribuzione del gas e l’impianto di proprietà o gestito dal cliente finale in cui l’impresa di distribuzione riconsegna il gas trasportato per la fornitura al Cliente finale e nel quale avviene la misurazione.

Servizio di distribuzione gas

Servizio di trasporto di gas naturale attraverso reti di metanodotti locali da uno o più punti di consegna ai punti di riconsegna, in genere a bassa pressione e in contesti urbani, per la consegna ai consumatori finali.

Società di Vendita o RelCo (Retail Company)

Società che, in virtù di un contratto di accesso alle reti gestite da un Distributore, esercita l’attività di vendita del gas.

Regulatory Asset Based (RAB)

Il termine RAB (Regulatory Asset Base) identifica il valore del capitale investito netto ai fini regolatori, calcolato sulla base delle regole definite dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), al fine della determinazione delle tariffe di riferimento.

RAB Centralizzata

Il Capitale Investito Netto Centralizzato è costituito dalle immobilizzazioni materiali diverse da quelle ricomprese tra le immobilizzazioni materiali di località e dalle immobilizzazioni immateriali (ovvero immobili e fabbricati non industriali; altre immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali, quali ad esempio sistemi di telegestione e telecontrollo, attrezzature, automezzi, sistemi informatici, mobili e arredi, licenze software).

RAB di Località

Il Capitale Investito Netto di Località relativo al servizio di distribuzione è costituito dalle seguenti tipologie di immobilizzazioni materiali: terreni sui quali insistono fabbricati industriali, fabbricati industriali, impianti principali e secondari, condotte stradali e impianti di derivazione (allacciamenti). Il Capitale Investito Netto di Località relativo al servizio di misura è costituito dalle seguenti tipologie di immobilizzazioni materiali: gruppi di misura tradizionali e gruppi di misura elettronici.

Valore di Rimborso

Valore di Rimborso è l’importo dovuto ai gestori uscenti alla cessazione del servizio, ai sensi dell’art. 5 del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226, in assenza di specifiche differenti previsioni di metodologia di calcolo contenute negli atti delle singole concessioni stipulati prima dell’11 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del D.M. n. 226/2011).

VIR o Valore Industriale Residuo

Il Valore Industriale Residuo della parte di impianto di proprietà del gestore uscente è pari al costo che dovrebbe essere sostenuto per la sua ricostruzione a nuovo, decurtato del valore del degrado fisico e includendo anche le immobilizzazioni in corso come risultano dai libri contabili (art. 5, comma 5, del D.M. n. 226/2011).

VRT (Vincolo dei Ricavi Totale)

È il valore totale dei ricavi ammessi per le società di distribuzione dall’autorità regolatrice a copertura dei costi per l’erogazione del servizio di distribuzione e del servizio di misura.

WACC

Weighted Average Cost of Capital (Costo medio ponderato del capitale). Tasso di remunerazione del capitale investito netto.